
- On 31/01/2020
- In Approfondimenti: luoghi da visitare News
- Tags: archeologia, guida, pompei, scavi, vesuvio, visitare
Scavi di Pompei, al terzo posto tra i siti più visitati in Italia nel 2019
Obiettivo quattro milioni di presenze per gli Scavi di Pompei, sito archeologico all’aperto più grande d’Europa, rinviato al 2020, anche se il 2019 si conclude con un +200.000 presenze rispetto al 2018. Con le terme ritrovate e le nuove domus aperte al pubblico, fra affreschi, bordelli, botteghe, cantieri, natura registrati 3.937.468 visitatori.
Scopriamo insieme il fascino senza tempo degli Scavi di Pompei
La top 30 dei musei e dei parchi archeologici statali 2019 regala conferme e novità. Oltre 55 milioni di visitatori nel 2019 per i musei italiani. Tra le regioni, si conferma il primato del Lazio, regina assoluta della top, seguita dalla Campania che con il successo ritrovato di Pompei ed il nuovo appeal di tanti istituti napoletani ha ormai strutturalmente scavalcato la Toscana, terza davanti alla Lombardia.
I titoli dei giornali, i servizi dei tiggì rilanciano spesso i tesori ancora nascosti nel sottosuolo di Pompei. Si scava indefessamente sottoterra, riemerge un giorno la casa di Leda ed il cigno, che prende il nome dall’affresco che la impreziosisce, un altro la testa leonina in terracotta nelle gronde di un tempio. Gli annunci che fanno il giro del mondo si susseguono da dieci anni, da quando dopo il sensazionale crollo della Schola Armaturarum è stato avviato il Grande Progetto Pompei, che ha visto arrivare oltre a quelli italiani fondi europei e che ha dato risultati entusiasmanti.
Pompei trova sempre accesi i riflettori su di sé (come conferma la suggestiva mostra alle Scuderie del Quirinale, che la affianca a un’altra civiltà sepolta da un vulcano, quella di Santorini). Gli Scavi di Pompei superstar, dunque, capaci di fare sempre e comunque notizia. Ma che cosa precede ogni scoperta, un encausto che riaffiora, monete, gioielli, oggetti, giardini, fontane? La risposta è in un prezioso libro di Massimo Osanna, confermato al secondo mandato di direttore generale del Parco Archeologico, dal titolo “Pompei, il tempo ritrovato – Le nuove scoperte” (Rizzoli), che racconta il dietro le quinte del “più meraviglioso museo della Terra” – come disse Chateubriand – mettendo a disposizione anche documenti inediti fino alle nuove scoperte.
Solo un esempio, tratto dal capitolo dedicato ai rinvenimenti nella cosiddetta “casa di Orione”: è una dimora da poco restituita al pubblico, si apre nella Regio V, sul vicolo dei Balconi e ad angolo con la via di Nola. Ebbene, questa domus contenente strabilianti mosaici pavimentali che illustrano le vicende del gigante cacciatore divenuto costellazione, avevano cominciata a scavarla intorno al 1893, perché un piccolo giardino colonnato era affiorato durante la scoperta della confinante Casa delle nozze d’argento, così chiamata perché vennero a visitarla, in occasione dei 25 anni di matrimonio, re Umberto e la regina Margherita. Ma il cantiere attorno alla domus si interruppe nel 1900.
Di quei lavori Osanna ha ritrovato una foto all’albumina che squarcia il modo di procedere degli archeologi e lo spaccato sociologico attorno alla città sepolta: operai al lavoro in una fossa, perché a fine Ottocento lo scavo procedeva dal basso verso l’alto e non a strati graficamente come si fa oggi; una facciata della dimora già tirata su ricomponendo subito i materiali affiorati, una prassi che verrà consolidata nel Novecento; in cima al terrapieno una fila indiana di giovinetti sorvegliati da un soprastante, recanti in testa le ceste colme di lapilli da svuotare al lato del sentiero, realizzando giocoforza una collinetta di materiale vulcanico.
Diverteducando Viaggi propone itinerari approfonditi alla scoperta degli scavi di Pompei.
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Autore: Stefania Maffeo Giornalista multitasking, classe 1976, eclettica comunicatrice, appassionata lettrice, di cinema e di storia contemporanea, da sempre utilizza la parola come strumento di piacevole realtà. Esperta in comunicazione istituzionale, organizzazione di eventi e giornalismo scolastico, è da oltre dieci anni impegnata in progetti di elaborazione magazine e blog per alunni di scuole di ogni ordine e grado, contribuendo a favorire nei giovani l’interesse per la realtà circostante unita al corretto modo di valutare ed interpretare le informazioni mediatiche. |