Nuove scoperte a Pompei: DNA antico, Tiny House e l’apertura dell’Ipogeo di Popidius Priscus
Scritte elettorali e due anelli-sigilli dicono che la domus apparteneva ai Vettii, ricchi liberti; ristrutturata nel I sec. d. C. s’incentra sul peristilio. Pompei casa dei Vettii Le pitture all’ingresso evidenziano in stile corsivo auspici di prosperità:
Ritorno ai grandi fasti per Napoli e Pompei, con la riapertura al pubblico della sezione “Preistoria e Protostoria” del Museo Archeologico e di tre meraviglie degli scavi di Pompei restaurate, la Casa degli Amanti, della Nave Europa e del Frutteto.
Obiettivo quattro milioni di presenze per gli Scavi di Pompei, sito archeologico all’aperto più grande d’Europa, rinviato al 2020, anche se il 2019 si conclude con un +200.000 presenze rispetto al 2018. Con le terme ritrovate e le nuove domus aperte al pubblico, fra affreschi, bordelli, botteghe, cantieri, natura registrati 3.937.468 visitatori.
Grandi novità agli Scavi di Pompei. Riapre Via del Vesuvio con la casa di “Leda e il Cigno”. Le “Terme Centrali” per la prima volta sono visibili al pubblico. Riapre per la gioia dei visitatori, dopo gli interventi di manutenzione, anche la Casa degli Amorini Dorati.
Ad Ercolano riapre la casa del Bicentenario, una ampia e ben conservata dimora di tre piani e oltre 600 mq riccamente decorata con mosaici e affreschi, chiusa al pubblico dal 1983.
La scoperta della carta tra leggenda e realtà La scoperta della carta segnò una delle più fulgide pietre miliari nella storia della civiltà umana; questa scoperta è universalmente attribuita
Nuove scoperte nella Regio V. Casa di Giove. Emerge un Priapo affrescato, in atto di pesare il membro su una bilancia.