
- On 09/03/2021
- In Approfondimenti: luoghi da visitare News
- Tags: prodotti tipici vallo di diano, tour enogastronomici, tour religioso
Convento Sant’Antonio di Polla – tra i mille siti storici e architettonici più importanti d’Italia
Il Convento di Sant’Antonio di Polla, in provincia di Salerno, custodisce un Crocifisso in legno d’ulivo talmente reale da far nascere una leggenda popolare secondo la quale gli Angeli abbiano aiutato lo scultore nell’esecuzione del capo di Cristo.
Il santuario, nell’ambito delle presenze francescane, è uno dei monumenti più emblematici della provincia di Salerno, sintesi perfetta di arte e fede.
La sua costruzione, finanziata dalla popolazione e dalla municipalità, risale al 1541 e conserva, in parte, la sua architettura di impianto rinascimentale. Nel corso dei secoli ha subito notevoli trasformazioni dettate sia da esigenze strutturali (in seguito al verificarsi di due terremoti) sia dall’evolversi del gusto artistico, diventando un gioiello dell’arte barocca in Campania.
Il Seicento è il periodo di massimo splendore del convento con la presenza di artisti forestieri operanti a Napoli e in Sicilia.
Soffitto cassettonato di Michele Ragolia
In tale fermento artistico s’inserisce l’attività del siciliano Michele Ragolia, autore delle quaranta tele dipinte del pregevole soffitto cassettonato, il quale trasferisce nella periferia le esperienze mature del linguaggio artistico della capitale.
Crocifisso in legno di Frate Umile da Petralia
Seicentesco è anche il Crocifisso in legno d’ulivo del siciliano Frate Umile da Petralia; l’opera si distingue per un’intensa caratterizzazione drammatica che enfatizza l’espressione sofferente del Cristo, tale da far nascere una leggenda popolare secondo la quale degli Angeli abbiano aiutato lo scultore nell’esecuzione del capo di Cristo.
Il Coro e la Cupola affrescata
Altra opera di intaglio ligneo è il coro, della prima metà del ‘600, situato dietro l’altare maggiore, coro che non ha di eguali nel Vallo: è formato da 21 stalli e da 29 busti frontali a bassorilievo di Santi e Sante dell’Ordine francescano. Centralmente al coro c’è il leggio, la cui base esagonale è ornata da riquadro scolpito coi simboli delle virtù cristiane.
Qui l’attenzione è catturata anche dal soffitto affrescato raffigurante la Gloria del Paradiso. Il capolavoro, caratterizzato da un forte effetto luministico, venne realizzato, tra il 1681 e il 1683, dal napoletano Domenico Sorrentino, artista molto vicino al linguaggio di Giovanni Lanfranco e Luca Giordano, attivi a Napoli nello stesso secolo.
Con un gioco di prospettiva l’artista crea una finta architettura attraverso la pittura e con un illusione ottica si ha l’impressione di vedere una cupola.
Al secolo successivo sono datati, invece, gli affreschi che decorano le pareti del registro inferiore dell’unica e ampia navata, soluzione tipica delle chiese francescane, commissionati a Francesco De Martino e Anselmo Palmieri, artisti originari del Vallo di Diano, ma vicini alle esperienze napoletane.
Curiosità
All’interno del Santuario è custodita la Statua di Sant’Antonio, realizzata in legno e risalente al 18° secolo. La statua è stata protagonista di un evento miracoloso. Infatti, il 12 ed il 13 giungo 2010, mutò la propria espressione ed iniziò a “piangere”. Vennero fatti alcuni controlli per vedere se il fenomeno della lacrimazione dipendesse da fattori “dolosi”. La diagnostica dimostrò che non vi era alcuna manomissione, non rilasciando alcuna spiegazione di natura scientifica.
Nel febbraio del 2011 un Decreto Vescovile dichiarò la lacrimazione come prodigio “empiricamente non spiegabile”. Nel giugno dello stesso anno, il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Josè Rodriguez Carballo ha benedetto il nuovo reliquiario contenente “il panno delle lacrime”.
Questo miracoloso evento ha condotto al Santuario numerosi pellegrini, desiderosi di affidare al Santo preghiere, ansie e gioie.
Convento Sant’Antonio di Polla – tra i mille siti storici e architettonici più importanti d’Italia
Luogo di pace e di assoluto silenzio è il chiostro
esso conserva l’aspetto tardorinascimentale con al centro la tradizionale cisterna e le pareti arricchite da un ciclo di affreschi con le storie della vita e dei miracoli del Santo d’Assisi, eseguiti dall’ebolitano Ottavio Paparo nel 1595.
La vita del convento continua ininterrotta da secoli, con due brevi intervalli causati dalle soppressioni ottocentesche; esso è sicuramente una delle più importanti testimonianze di arte, fede, storia ed architettura del Vallo di Diano.
Per scoprire il Convento di Sant’Antonio a Polla – tra i mille siti storici e architettonici più importanti d’Italia – e l’intero vallo di Diano la Divérteducando Viaggi propone tour di una giornata per gruppi di adulti e weekend lunghi per gruppi di adulti e famiglie.
Articolo della guida turistica abilitata regione Campania Lucia Cataldo.