ville vesuviane

LE VILLE VESUVIANE DEL MIGLIO D’ORO, UN ITINERARIO UNICO

Maestoso complesso di dimore settecentesche, le Ville Vesuviane del Miglio d’Oro, alle falde del Vesuvio, costituiscono un itinerario artistico di gran pregio. Realizzate in stile barocco napoletano dai migliori architetti dell’epoca borbonica, le ville sono riccamente decorate ed immerse in sontuosi giardini. Imperdibili Villa Campolieto, Favorita e delle Ginestre.

Uniche e sontuose per un itinerario di gran fascino

Le ville vesuviane sono opere stupende di un misurato tardo barocco, che spesso tende al rococò, qualcuna annuncia lo stile neoclassico. Comprese nei territori da S. Giovanni a Teduccio a Torre Annunziata, l’elenco può annoverare oltre 120 ville del XVIII secolo grazia al clima dolce della zona, alla fertilità del suolo, alla salubrità dell’aria ed al fascino del Vesuvio.

Verso il 1738 Carlo di Borbone e la regina Maria Amalia di Sassonia realizzarono la loro nuova residenza estiva sulla costa vesuviana, a Portici. E da quel momento l’aristocrazia napoletana cominciò a far erigere una serie di ville sulla strada nei pressi della reggia che per la sua ricchezza storica e paesaggistica venne soprannominata il Miglio d’Oro.

Di molte ville sono noti nomi degli autori e sono quelli dei più famosi architetti attivi a Napoli nel Settecento: Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga, Ferdinando Sanfelice, Domenico Antonio Vaccaro solo per citarne alcuni.

Un tratto di questa strada (da Villa De Bisogno di Casaluce al limite con Torre del Greco), che conserva un fascino unico, particolarmente all’alba ed al tramonto, quando vi è la luce giusta per cogliere in ogni sfumatura le stupende linee architettoniche d’ogni particolare.

Villa Campolieto ad Ercolano è sicuramente la più nota. Datata 1755, fu realizzata dall’architetto Luigi Vanvitelli che qui realizzò lo scalone monumentale interno che conduce al vestibolo superiore, affrescato dai principali artisti dell’epoca.  Bellissimo il portico colonnato che sorregge il panoramico belvedere.

Villa Favorita, ugualmente sita in Ercolano, fu costruita dall’architetto Ferdinando Fuga per volere della regina Maria Carolina d’Austria. Divenuta residenza reale, la villa fu sontuosamente arredata e arricchita di nuovi edifici collocati nell’ampio parco digradante fino al mare. Tra gli ambienti che hanno conservato l’aspetto originario, vanno ammirate le stanze con decorazione orientaleggiante in onore del Pascià d’Egitto, ospite della villa sul finire dell’Ottocento.

Ospite dell’amico Antonio Ranieri, il poeta Giacomo Leopardi vi compose i versi de “La Ginestra” e “Il tramonto della luna”. Dove? A Villa Ferrigni, Torre del Greco, poi denominata, per l’appunto, Villa delle Ginestre, quasi ‘sospesa’ tra il Vesuvio e il mare. Nella stanza riservata al poeta sono custoditi suppellettili originali, tra cui il letto in ferro battuto.

Diverteducando Viaggi propone un itinerario tematico alla scoperta delle Ville Vesuviane del Miglio d’Oro. Scopri il programma dettagliato –> https://www.meravigliosacampania.it/gite-scolastiche/villa-delle-ginestre-e-il-miglio-doro/

 

Autore: Stefania Maffeo
Giornalista multitasking, classe 1976, eclettica comunicatrice, appassionata lettrice, di cinema e di storia contemporanea, da sempre utilizza la parola come strumento di piacevole realtà. Esperta in comunicazione istituzionale, organizzazione di eventi e giornalismo scolastico, è da oltre dieci anni impegnata in progetti di elaborazione magazine e blog per alunni di scuole di ogni ordine e grado, contribuendo a favorire nei giovani l’interesse per la realtà circostante unita al corretto modo di valutare ed interpretare le informazioni mediatiche.