Io vado a Paestum

<<È’ come se un dio, qui, avesse costruito con enormi blocchi di pietra la sua casa.>>

 Friedrich Nietzsche

#IoVadoAPaestum

Paestum, fino al 1926 Pesto, è un’antica città della Magna Grecia, chiamata dai Greci Poseidonia in onore di Poseidone. Era una città molto “al femminile”, protetta da due grandi dee: Atena ed Era. Dopo la sua conquista da parte dei Lucani venne chiamata Paistom, per poi assumere, sotto i Romani, il nome di Paestum. L’estensione del suo abitato è ancora oggi ben riconoscibile, racchiuso dalle sue mura greche, così come modificate in epoca lucana e poi romana.

Paestum non è solo i templi, ovviamente. È una città intera. Ma senza la visione dei templi, non sarebbe Paestum.

Il parco archeologico

È l’essenza dell’archeologia e come antropologia storica, e di Paestum in particolare. Scoprendo l’architettura, l’arte, i riti, la cultura della Grecia antica – un mondo così distante dal nostro modo di vivere e di pensare – ci possiamo rendere conto della varietà della vita umana nella storia.

Il sito di Paestum costituisce uno tra i più fulgidi esempi di arte classica nel meridione d’Italia. Oggi è noto a tutto il mondo per la sua bellezza e importanza storica, ma non fu sempre così: fino al diciannovesimo secolo esso fu quasi totalmente dimenticato.

La scoperta di questo luogo da parte dei viaggiatori del Grand Tour, nel ‘700, fu quanto mai sensazionale: non sapevano cosa pensare dei templi dorici, del loro stile severo e arcaico. In tal modo, inoltre, era possibile ammirare le meraviglie architettoniche degli antichi Greci senza andare in Sicilia o in Grecia, mete impervie e distanti rispetto a Paestum.

Lo stupore sperimentato dai viaggiatori settecenteschi davanti alle testimonianze del mondo classico era destinato a ripetersi fino al presente: il fregio scolpito del primo tempio di Hera sul fiume Sele, la Tomba del Tuffatore, i vasi bronzei dal Heroo. Queste opere, oggi esposte nel museo, interrogano e irritano l’osservatore, parlando di un mondo tramontato, “totalmente estraneo” al nostro sguardo, come scrisse Johann Wolfgang Goethe. Un mondo, però, che riserva anche un messaggio rivolto al futuro: la varietà delle forme della vita, dell’arte, della politica, del pensiero, dell’amore che troviamo nella storia, dimostra: un altro mondo è possibile.

Entra nella casa degli dèi

Vuoi entrare nel tempio, nella casa degli dèi? A Paestum, diversamente da altri luoghi, si può. Si penetra all’interno di entrambi i templi del Santuario meridionale della città, quelli che prendono comunemente il nome di Basilica e Tempio di Nettuno.

Il paesaggio della piana del Sele è diverso, se scorto tra le colonne del tempio. Passeggiando, si percepisce quanto i templi greci dialogassero con tutto il paesaggio circostante; come, cella a parte, non ci fossero realmente un “dentro” e un “fuori”, ma una permeabilità continua.

I templi, costruiti dai Greci tra VI e V secolo a.C., furono sempre conservati come luoghi di culto per tutta l’antichità. Così sono giunti pressoché intatti fino a noi. Sono i templi antichi meglio conservati al mondo.

 

 

Sabato 13 Maggio 2023: NOTTE DEI MUSEI

Sabato 13 Maggio 2023 tornano le aperture straordinarie serali previste nell’ambito dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, con biglietto di ingresso di € 1.

L’evento nazionale è organizzato dal Ministero della Cultura con il patrocinio del Consiglio d’Europa, dell’Unesco e dell’ICOM e consente la visita serale al museo e all’area archeologica di Paestum e all’area archeologica di Velia, limitatamente agli spazi accessibili e illuminati.

Orari e biglietti

Il Parco Archeologico di Paestum e Velia è aperto dalle 8:30 alle 19:30, con emissione dell’ultimo biglietto alle ore 18:30.

 

State programmando la vostra gita fuori porta nel mese di Maggio? Paestum vi aspetta!

https://www.meravigliosacampania.it