Il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa fissa il punto di partenza della storia ferroviaria italiana perché sorge tra Napoli e Portici, luogo di arrivo della prima ferrovia italiana: la Napoli-Portici. Lo stabilimento venne fondato nel 1842, da Ferdinando II di Borbone, come reale opificio meccanico pirotecnico e per le locomotive. La conversione in Museo avvenne nel 1989, in seguito alla chiusura delle officine meccaniche.
I Campi Flegrei (dal greco flegraios, “ardente”) sono un’enorme area vulcanica che si estende a occidente del golfo di Napoli, dalla collina di Posillipo a Cuma, comprendono anche le isole di Nisida, Procida, Vivara e Ischia, una delle aree archeologiche più affascinanti del mondo, con al centro Pozzuoli: “Città del giusto governo”, nell’Età greca; Puteoli, in epoca romana; a lungo il più grande porto del Tirreno. La gita scolastica tocca i principali siti di Pozzuoli quali: l'Anfiteatro Flavio e il Serapeo. Dopo pranzo si continua con i Laghi d'Averno e Lucrino e il Parco Vanvitelliano del Fusaro.
Con l’avvento dell’Impero Baia diventò residenza di vacanza della famiglia imperiale e si guadagnò l’appellativo di Pusilla Romae. Nei successivi tre secoli l’edilizia di piacere raggiunse tali forme di fasto che spesso servì da modello a dimore della stessa Roma. La gita scolastica porta alla scoperta del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, ospitato nel Castello Aragonese di Baia, e delle Terme di Baia, il parco termale a disposizione dei ricchi patrizi romani. Dopo pranzo si continua con la Piscina Mirabilis, grandioso serbatoio romano di acqua potabile, utilizzato per il rifornimento della flotta imperiale, e lago Miseno.
Gita scolastica dedicata alle leggende omeriche alla scoperta del parco archeologico di Cuma, il cui monumento più celebre è l'Antro della Sibilla, luogo dove, secondo i romani, la celebre indovina aveva rivelato ad Enea il suo futuro di fondatore di Roma. In effetti La Galleria venne costruita in età augustea per collegare la città bassa di Cuma con la zona del porto. Dopo pranzo il tour continua alla scoperta dei laghi flegrei, Miseno e Fusaro, quest'ultimo presenta la famosissima casina vanvitelliana.
L’itinerario parte con la visita guidata della Reggia di Caserta, realizzata per esaudire il desiderio di Re Carlo di Borbone di creare un’opera che emulasse lo splendore di Versailles, e continua con Caserta Vecchia, l'originario abitato medievale, che sorge sulle pendici dei Monti Tifatini, con strepitosi scorci di panorama sull'intera pianura di "Terra di lavoro".
Un itinerario straordinario che porta a scoprire le opere vanvitelliane e l’illuminismo di Ferdinando di Borbone che prevedeva al centro la colonia di San Leucio, con un proprio statuto, dedita al lavoro della seta, e la Reggia di Caserta, una delle più vaste e sfarzose residenze regali d’Italia, nata per emulare lo splendore di Versailles.
Santa Maria Capua Vetere vanta una storia di oltre 18 secoli, segno di tale potenza è l'Anfiteatro Campano che si offre ai visitatori in tutta la sua imponenza. Segue la visita al museo dei gladiatori e al Museo dell'Antica Capua. Il tour si chiude alla Basilica Benedettina di Sant'Angelo in Formis, luogo di importanza capitale per la storia dell’arte romanica nel meridione d’Italia.
Il capoluogo sannita è una città che può definirsi “museo a cielo aperto” esaltato da tante bellezze architettoniche che grandi civiltà del passato hanno lasciato al loro passaggio. Del periodo romano è possibile ammirare l’Arco di Traiano (il più imponente e suggestivo tra gli archi onorari della romanità), ed il Teatro, capace di ospitare fino a 10.000 spettatori. Al principe longobardo Arechi II si deve la Chiesa di Santa Sofia Patrimonio - UNESCO.del periodo Pontificio la Rocca dei Rettori e il Duomo. Dopo pranzo la visita prosegue al GeoBioLab - Laboratorio Europeo della Naturalità, firmato dallo scienziato Paco Lanciano.
L’itinerario si sviluppa nella Valle Caudina, teatro della famosa battaglia delle Forche Caudine. L’excursus in bus giunge a Montesarchio sul cui punto più alto sorge l’imponente castello, sede del Museo Archeologico del Sannio Caudino. Poi si sposta al Museo Arcos di Benevento per la visita alla sezione egizia del Museo del Sannio.
Lo scenario del percorso è San Marco dei Cavoti, ridente paesino del Sannio, famoso per la produzione del rinomato torroncino - croccantino, l'irresistibile “Bacio”. Si visiterà anche il borgo della cittadina, fondata da una colonia di provenzali venuti in italia al seguito degli Angioini. Il tour quindi si sposta a Benevento, città che può definirsi museo a cielo aperto esaltata dalle tante bellezze architettoniche del suo centro storico.
Il tour porta a scoprire Sant’Agata de’ Goti, citata da Virgilio nell’Eneide con l’originario nome di Saticula, e Cerreto Sannita, cittadina legata alle note ceramiche che ebbero i principali creatori nei Giustiniani.
In località Passo di Mirabella sono visitabili gli Scavi di Aeclanum, una delle più importanti città irpine dell’antica Roma con resti di costruzioni risalenti al periodo imperiale: macellum, terme, diverse case, una basilica paleocristiana e, infine, una necropoli che comprende tuttora monumenti e recinti funerari.