Stabiae è l’antico nome latino della città di Castellammare di Stabia, scomparsa insieme a Pompei, Ercolano e Oplontis a causa dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
La prima tappa del tour guidato è Villa San Marco (chiuso martedì) che, con le sue dimensioni colossali (11000 mq di cui 6000 in luce), si presenta articolata in cinque nuclei: quartiere del vestibolo e dell’atrio con annesso quartiere di servizio, quartiere termale, area del peristilio, area del loggiato superiore, ingresso monumentale sul decumano (attualmente interrato).
Si continua con Villa Arianna, costruita in splendida posizione panoramica sulla collina di Varano, le cui suppellettili e affreschi arricchiscono le collezioni del MANN e della Reggia di Portici.
All’uscita si raggiunge Sorrento.
Il tour guidato dell’incantevole città cosmopolita inizia da Piazza Torquato Tasso, che prende il nome dal monumento dedicato all’autore della Gerusalemme Liberata, che qui ha visto i natali nel 1544, e continua con la Cattedrale, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo, i cui interni sono ricchi di raffinati intarsi lignei, tecnica per la quale la città vanta un’illustre tradizione.
Pranzo (menù completo).
Non a caso quasi tutti i quadri che abbelliscono questo tempio ritraggono eventi miracolosi volti a immortalare le opere compiute proprio da Sant’Antonino, monaco benedettino, eremita e abate, in difesa di Sorrento e dei sorrentini.
Tra le tele più apprezzate figurano quelle di Giacomo del Po’, Giovan Battista e Giovanni Bernardo Lama (realizzate tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento). Particolarmente suggestivi sono la Cripta, ristrutturata in epoca settecentesca, dove si può ammirare una cospicua quantità di ex voto (dipinti, oggetti preziosi, ecc.), e il magnifico Presepe anche noto come “il piccolo Sammartino”.
Si prosegue con una piacevole passeggiata alla scoperta del suggestivo centro storico e delle sue importanti testimonianze classiche e medievali, quali il Sedil Dominova, unico seggio nobiliare ancora oggi visibile in Campania, il chiostro trecentesco della Chiesa di San Francesco, caratterizzato per la presenza di archi incrociati su due lati ed archi tondi su pilastrini ottagonali sui rimanenti due, fino ai Giardini Comunali, irrinunciabile sosta fotografica grazie ai suoi magnifici scorci panoramici.
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