La città, distrutta e sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., fu riportata alle cronache della storia nel Settecento grazie alle esplorazioni borboniche.
A differenza di Pompei, sepolta da uno strato di cenere e lapilli, Ercolano fu sommersa da una colata di fango e lava spessa fino a 25 metri.
Proprio il fango ha preservato i materiali, sigillando tutto: il legno, le stoffe e i cibi hanno subito una lenta trasformazione, rimanendo però inalterati dentro il loro involucro, quasi pietrificati.
La gita scolastica agli Scavi Archeologici di Ercolano è caratterizzata da una grande varietà abitativa: case con impianto tradizionale, caseggiati plurifamiliari, sontuose residenze che sviluppano i loro quartieri in posizione dominante sul mare e, a ridosso delle mura, con Terme e una notevole Palestra di età augustea, dotata di piscina scoperta, al centro della quale c’è una fontana in bronzo raffigurante un’idra.
Tante dimore i cui nomi sono dovuti ai ritrovamenti fatti al loro interno come: Casa di Argo; dei Cervi; del Mobilio carbonizzato; del Mosaico di Nettuno e Anfitrite, con annessa bottega e un atrio grandioso dotato della più bella decorazione a mosaico della città.
Nonostante la storia plurisecolare, gli scavi hanno rimesso alla luce solo una parte della città antica, cosicché gran parte dell’antica Herculaneum rimane ancora sepolta sotto terra, custodendo tra l’altro tutta l’area forense, gli edifici sacri e civili con i loro preziosi arredi ed apparati decorativi.
Pranzo (menù completo).
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