Con i loro 44 ettari di area riportata alla luce e con il notevole stato di conservazione, dovuto al particolare seppellimento causato dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., la gita scolastica agli Scavi Archeologici di Pompei ci restituisce le abitudini, gli stili di vita, i fasti della popolazione di età romana.
La sua riscoperta, inizialmente identificata con Stabiae, si verificò nel XVI secolo. Solo nel 1748, sotto il regno di Carlo III di Borbone, ne cominciò l’esplorazione estensiva procedendo in modo discontinuo ed in punti diversi del sito antico, identificato dopo qualche anno come Pompei.
L’antica città aveva pianta ellittica, era cinta da mura e torri e suddivisa in quartieri da strade rettilinee (cardi e decumani) incrociantisi ad angolo retto.
Molti dei maggiori monumenti pubblici sono concentrati attorno al Foro principale, ove sorgono tra l’altro il Tempio di Giove, i templi di Apollo e di Vespasiano, il Macellum, l’Edificio di Eumachia, la Basilica e due archi onorari.
Nel tessuto urbano spiccano le Terme del Foro, le Terme Centrali e quelle Stabiane, splendidamente conservate, il Teatro Grande e il magnifico Teatro Piccolo (o Odeon), l’elegante Tempio di Iside, l’Anfiteatro.
Tra le ricche dimore brillano di luce propria la Villa dei Misteri, la Casa del Fauno e la Casa dei Vettii, le cui pitture murali risultano di vitale importanza per la conoscenza dei vari stili artistici romani.
Innumerevoli sono inoltre gli esercizi commerciali, molti dei quali allineati lungo la Via dell’Abbondanza che si scopriranno in questa gita scolastica a Pompei.
Tutto questo mentre i lavori si susseguono continuando a svelare inediti dettagli della sua storia millenaria.
Per approfondimenti: Scavi archeologici di Pompei.
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