Reggio Calabria e i Bronzi di Riace
La prima tappa di questa giornata alla scoperta di Reggio Calabria è il Museo Archeologico Nazionale, famoso nel mondo per i Bronzi di Riace, anche se l’esposizione nata nel 1954 raccoglie collezioni civiche e statali degli scavi condotti dall’archeologo trentino Paolo Orsi, sotto la supervisione della Soprintendenza della Calabria.
Il museo, riorganizzato nel 2009, si estende su 11.000 mq, con oltre 200 vetrine dislocate su quattro livelli, in un percorso logico e temporale che illustra tutta la storia del territorio, dal Neolitico al periodo Romano, con particolare attenzione alla Magna Grecia.
- Le due statue sono di bronzo, dallo spessore molto tenue, tranne alcuni particolari in argento, in calcite e in rame. Sono in argento i denti della Statua A. In rame sono stati realizzati i capezzoli, le labbra e le ciglia di entrambe le statue, oltre che le tracce di una cuffia sulla testa del Bronzo B. In calcite bianca è la sclera degli occhi, le cui iridi erano in pasta di vetro, mentre la caruncola lacrimale è di una pietra di colore rosa.
- I Bronzi di Riace sono opere originali della metà del V secolo a.C., con somiglianze tra loro talmente evidenti da rendere sicura la loro ideazione e realizzazione da parte di un medesimo Maestro.
- Il loro stile esclude la fattura attica, ma rimanda a stilemi dorici, propri del Peloponneso e dell’Occidente greco.
- Riguardo alle differenze cronologiche notate da molti studiosi, non si può non riconoscere come, fatta eccezione per la zona addominale e per la resa del volto, il resto del corpo delle due statue sia sorprendentemente simile, con particolari che rendono certa la realizzazione a opera della medesima mano di artista. Tale osservazione porta a considerare coeve le due statue.
- Le due statue sono state visibili per molti anni. In epoca romana il Bronzo B fu danneggiato: si determinò la rottura del braccio destro, del quale, fatto unico a nostra conoscenza, fu eseguita una seconda fusione dopo averne fatto un accurato calco.
- Le due statue sono state certamente eseguite ad Argo, nel Peloponneso, come ha dimostrato l’esame delle terre di fusione eseguito dall’Istituto Centrale del Restauro di Roma.
- Delle due statue, che pure sono state esposte molto tempo, non abbiamo copie in marmo, tranne una proveniente da Roma, ora al Museo di Bruxelles, in marmo pentelico, acefala e mutila di tutti gli arti. Il ritmo compositivo sembra quello della statua di Riace, ma la mancanza di tutti gli arti e della testa non ci pare possa avere tutti i crismi della sicurezza assoluta.
- Le due statue raffigurano due opliti, anzi un oplita (Bronzo A) e un re guerriero (Bronzo B).
- I due Bronzi di Riace sono stati eseguiti per essere visti insieme, essendo volutamente simili, se pure diversi. In quest’ottica, sembra poco probabile che un artista, nel dovere fare un gruppo di alcune statue, le facesse tutte simili, senza giocare sui diversi atteggiamenti dei personaggi raffigurati.
- A queste certezza, ci sembra possa fare da corollario l’ipotesi che, trattandosi di un gruppo statuario posto ad Argo, come testimoniano le terre di fusione, esso abbia a che fare con il mito dei Sette a Tebe, narrato da molti poeti e tragediografi antichi, che si pone come il “mito nazionale” argivo, mentre altrove i sette condottieri non ricevettero mai un culto pubblico come eroi.
Pranzo (menù completo) c/o ristorante del luogo.
Si continua con la visita della Basilica Cattedrale, il più grande edificio sacro dell’intera regione. Ricostruita completamente dopo il terremoto del 1908, ospita tanti tesori. Da ammirare la Cappella del Santissimo Sacramento, riconosciuta monumento nazionale. All’uscita si raggiunge il Castello Aragonese denominazione che richiama gli autori dell’ultimo rimaneggiamento, anche se l’originaria costruzione risale al 549 d.C., in piena epoca Bizantina. Proseguendo sul corso Garibaldi sarà possibile ammirare il Teatro Cilea, bellissimo gioiello in stile neoclassico punto di riferimento artistico e culturale della città. A chiusura è prevista una splendida passeggiata sul lungomare Falcomatà, definito da Gabriele D’Annunzio “il più bel chilometro d’Italia”.
Prezzo p. p. € 32,00 (pranzo incluso)
Con supplemento.
Prezzo p.p. € 3,00
È possibile inserire nel percorso la visita alla Chiesa degli Ottimati, per apprezzare il mosaico più prezioso del mondo realizzato più di mille anni fa con 33 tipi di marmi diversi.
Luoghi visitati
- Museo archeologico Reggio Calabria MARC
- Basilica
- Castello Aragonese
- Lungomare Falcomatà.
32,00
prezzo p.p. pranzo incluso
LE QUOTE INCLUDONO
- servizio guida
- ticket d’ingresso ai siti da visitare
- pranzo
Sono valide per min. 40 studenti paganti e 2 docenti gratuiti.
Quotazione specifica per gruppi che non raggiungono tale numero.
N.B. In caso di manifestazioni o mostre all’interno dei siti, i prezzi e gli orari di ingresso potrebbero subire variazioni non dipendenti dalla nostra organizzazione.