”Ho amato la giustizia e ho odiato l’iniquità: perciò muoio in esilio.” Queste le ultime parole pronunciate da Papa Gregorio VII in punto di morte, mentre stava scontando il suo esilio da Roma presso la città di Salerno
Incastonato tra antichi borghi e ricoperto da numerosi castagneti e faggete, si erge, in tutto il suo splendore, il Monte Gelbison che, con i suoi 1704 mt di altezza, saluta tutti coloro che si accingono a varcare le soglie del Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni.
Alle porte del Cilento, tra i comuni di Agropoli e Castellabate, si trova uno dei promontori più suggestivi e in parte misterioso di tutto il Parco Nazionale del Cilento: il Monte del Tresino.
Chiudete gli occhi ed immaginate… arrivare in Teatro in barca, magari da una delle ville d’Otium di Baia dove il lusso si sprecava.
Non c’è napoletano che almeno una volta nella vita non abbia accennato questa celebre canzone guardando la Chiesa di Santa Chiara, anche Marcello Mastroianni la canticchiava nel film “Matrimonio all’italiana” diretto da Vittorio De Sica.
La costruzione di “San Pietro a Corte”, unica reggia longobarda esistente in Italia, si deve ad Arechi II, il Principe che, con accorto ingegno politico, nonostante la disfatta inflitta nel giugno del 774 da Carlo Magno ai Longobardi del regno di Desiderio, assicurò al suo popolo, per altri tre secoli, le condizioni di quasi incontrastato […]
Costruito a partire dal 1864 sullo schema del San Carlo di Napoli, ma 5 volte più piccolo, il suo primo sipario venne definito, all’epoca, “il più bello esistente in Italia”. Sul finire del 1800 si è più volte esibito il grande tenore Enrico Caruso; l’attuale direttore artistico è Daniel Oren.
Raimondo di Sangro, appartenente ad una delle famiglie nobili più importanti di Napoli, è l’ideatore della Cappella Sansevero, gioiello di inestimabile valore, emblema dell’arte Barocca.
Il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, ospitato nell’edificio che fu sede del Seminario, espone nelle sue Sale opere che vanno dal Medioevo al XX secolo, tutte di notevole interesse e due di importanza assoluta: il Ciclo degli Avori e l’Exultet.
Guardando il profilo del massiccio del Monte Taburno da Benevento, è facile scorgere le sembianze di una donna distesa, con i piedi verso la Valle Caudina e la testa, formata dal monte Pentime, verso la Valle Telesina.