Capitale europea della cultura 2019, Matera Patrimonio – UNESCO dal 1993, è considerata fra le più antiche città del mondo, autentico museo a cielo aperto della straordinaria avventura dell’uomo, dall’Età della pietra ai giorni nostri, documentata da resti che testimoniano una presenza umana su questo territorio che non conosce discontinuità temporali.
Dal primo decennio del 1800 per oltre un secolo, la città ha vissuto un lungo periodo di decadenza da costringere i più poveri ad utilizzare le grotte anche come abitazione, attrezzandole per ricoverare sia le persone che gli animali. Questo indegno modo di vivere è sopravvissuto fino al 1952 quando, con la prima delle leggi speciali sui Sassi, voluta da Alcide De Gasperi, è iniziato il trasferimento di oltre 15.000 persone nei nuovi rioni della città moderna.
Il tour guidato inizia dal Sasso Barisano e prosegue con la Casa-grotta, tipica abitazione della civiltà contadina materana. Risalendo sulla Civita si visita la Cattedrale di Matera, dedicata alla Madonna della Bruna e Sant’Eustachio. Costruita in stile romanico – pugliese, fu terminata nel 1270 nel punto più alto della città. Tra gli elementi più rilevanti: il rosone, i portali d’ingresso decorati con motivi vegetali intrecciati, le colonne e i rispettivi capitelli, l’epigrafe latina murata sulla porta di accesso al campanile, l’affresco del Giudizio Universale e quello della Madonna della Bruna, attribuiti a Rinaldo da Taranto e risalenti al 1270.
Pranzo (menù completo).
La gita scolastica “Matera la città dei sassi”, prosegue con l’affaccio dal Belvedere del Sasso Caveoso per poi visitare la Chiesa di S. Pietro Caveoso, pregevole costruzione del 1218 dalla facciata barocca situata a ridosso del torrente Gravina, e Palazzo Lanfranchi, la più alta espressione di architettura barocca della città con la sua stupenda facciata asimmetrica.
Il percorso espositivo, dislocato al primo piano del Palazzo, si articola in tre sezioni: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.
La sezione di Arte Sacra si compone di un nucleo di opere, dipinti su tela, su tavola, sculture, manufatti lignei e lapidei provenienti dalle chiese del territorio regionale.
Molto ricca la sezione sei-settecentesca con i trecento dipinti di scuola napoletana della collezione Camillo D’Errico di Palazzo San Gervasio e particolarmente interessante la Sezione Arte Contemporanea con ampio spazio dedicato a Carlo Levi, fra le cui tele spicca il famoso “Lucania 61”, celebrazione del mondo contadino e della realtà lucana, capolavoro della pittura italiana del Novecento.
Luoghi visitati
Sono valide per min. 40 studenti paganti e 2 docenti gratuiti.
Quotazione specifica per gruppi che non raggiungono tale numero.
N.B. In caso di aumenti del costo dei biglietti d’ingresso ai vari siti – di cui non si è a conoscenza al momento dell’elaborazione delle quote – i prezzi potrebbero subire una variazione non dipendente dalla nostra organizzazione.
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