Un’esposizione museale che rappresenta il primo allestimento di carattere demo – etno – antropologico sulla bufala, straordinario animale arrivato in Europa ca. mille anni fa, e sulla mozzarella, prodotto lattiero caseario per eccellenza, vero orgoglio del cibo Made in Italy.
Un percorso espositivo da grandi numeri che si sviluppa su 3000mq di superficie, organizzato in 12 sezioni, con oltre 5000 pezzi.
Foto, documenti (dal 1500) e attrezzi ben conservati alcuni risalenti anche a circa 2 secoli fa, frutto dell’appassionata e paziente ricerca dei fondatori.
La Bufalara Il cuore pulsante del Museo è dedicato all’esposizione di tutti gli attrezzi che anticamente servivano per la lavorazione del latte. Il percorso di visita è organizzato secondo le fasi del processo produttivo delle provature affumicate, centralmente c’è un fuoco.
L’Affumicatoio Alle spalle della bufalara è stato ripristinato un vecchio manufatto a forma di pozzo su cui avveniva l’affumicatura, tecnica di conservazione precedente alla refrigerazione. All’inizio era fatta con legna e paglia, poi con i torsi del granturco che bruciavano a rilento rilasciando un buon profumo.
Stalla a emiciclo La maestosa struttura del ‘700 in pietra di tufo, era utilizzata per il ricovero dei bufali (maschi castrati), impiegati per trainare i carri e per lavorare i campi.
La Galleria Articolata in 20 sezioni, con cartografie, contratti, inventari e protocolli notarili dal 1500 al 1980 e inoltre foto di bufale, bufalare, articoli di giornale e scene di oltre un secolo di vita agreste.
La Cantina di conserva è la parte sottostante (3 mt sotto il livello di calpestio) di un caseggiato costituito da altri due ambienti sovrastanti che la proteggevano dal caldo. Assolveva almeno tre compiti: conservazione del vino, stagionatura di formaggi e lavorazione del burro, che avveniva con le antiche zangole, tuttora presenti e funzionanti.
L’Officina del buttero Nel magazzino del capo mandria trovano spazio stivali, selle, finimenti, ecc. oltre agli attrezzi tipici del ferracavallo e del sellaio.
Il Mais
Presentazione del prodotto, delle sue qualità nutrizionali e dell’ampia gamma di utilizzo, alimentare (sia umani, sia animali) e non. Con le foglie sarà possibile creare originali e simpatici giocattoli, mentre con l’amido, che è una pasta simile alla porcellana, si potranno realizzare piccoli oggetti di uso quotidiano
Formaggio e ricotta
Guidati dagli operatori si procede alla lavorazione del latte, quindi alla produzione di formaggio e ricottine.
Cesti e fuscelle
Si potrà sperimentare la fabbricazione a mano di cestini con fibre vegetali di origine palustre. La gioia di generare da un filo di giunco un oggetto utile nella sua semplicità, è un’emozione unica.
Sono valide per min. 40 studenti paganti e 2 docenti gratuiti.
Quotazione specifica per gruppi che non raggiungono tale numero.
N.B. In caso di aumenti del costo dei biglietti d’ingresso ai vari siti – di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote – i prezzi potrebbero subire una variazione non dipendente dalla nostra organizzazione.
L’ordine delle tappe è indicativo, il programma dettagliato della giornata verrà trasmesso al momento della conferma.