
- On 13/02/2019
- In Approfondimenti: luoghi da visitare News
- Tags: Bacoli, campi flegrei, casina vanvitelliana, Cuma, Fusaro, Lucrino, Miseno, natura, Pozzuoli, storia
Storia e leggende, natura e panorami dei Laghi Flegrei
Un incantevole percorso tra la storia, le leggende, la natura, alla scoperta di alcuni dei fantastici laghi dell’Area Flegrea! Dal Lago D’Averno, citato da Omero e Virgilio che gli attribuivano l’ingresso del mondo degli Inferi (Ade), nei pressi del complesso termale di età imperiale del Tempio di Apollo, al Lago Fusaro, dove sorge la Casina Vanvitelliana di Ferdinando IV di Borbone.
Tra storia e natura alla scoperta dei Laghi Flegrei
D’Averno e Fusaro: ecco i principali specchi d’acqua che si trovano lungo il litorale flegreo-domiziano compreso fra le porte occidentali di Napoli e la foce del fiume Volturno, nel Casertano, i cui nomi sono legati alla storia ed alla leggenda della tradizione classica greco-romana.
Lago d’Averno
Detto anche Cannito, che si trova nel comune di Pozzuoli, è uno specchio ellittico di acque di un suggestivo verde smeraldo, cinto da ripide pareti boscose, in parte coltivate a vigneti. Folaghe ed altri uccelli acquatici hanno nell’Averno uno dei loro più importanti punti di riferimento del territorio.
Il solenne silenzio e le forme particolari delle sponde di questo cratere – lago spinsero gli antichi a considerarlo come l’ingresso degli Inferi, come si legge nel VI libro dell’Eneide che parla della discesa del principe troiano Enea nell’Oltretomba, accompagnato dalla Sibilla Cumana, nell’intento di incontrare il padre Anchise. Nei pressi dell’Averno, inoltre, sempre secondo Virgilio, vi era il paese dei Cimmeri, il favoloso “popolo della notte”, sul cui territorio non sorgeva mai il sole.
L’Averno è per gran parte circondato da pareti formate da tufo trachitico, con alcuni giacimenti di leucite. Pare che in passato vi fossero delle esalazioni di idrogeno solforato o di acido carbonico talmente intense da rendere impossibile la vita agli uccelli. Di qui l’origine del nome Averno, che deriverebbe da Aornum, termine indicante, per l’appunto, una località senza uccelli.
Lago Fusaro
Da non perdere è il Lago Fusaro. Nell’antichità era identificato dai Latini con la mitica Acherusia palus, la palude infernale, e dai Greci come mitico fiume infernale Acheron. Qui sorge la Casina Vanvitelliana, un casino di caccia e pesca, fatto costruire da Ferdinando IV dei Borbone di Napoli e progettato da Vanvitelli. Il lago, 101 ettari di estensione, è una palude salmastra di forma semicircolare, posta a 40 centimetri sul livello del mare. Una bassa duna sabbiosa (estesa per quasi 100 ettari) la separa dal mare.
Già Seneca parlava della pescosità delle acque del Fusaro. Per la sua estensione e la scarsa profondità, è stato da sempre considerato particolarmente adatto alla mitilicultura: conchiglie bivalvi e molluschi.
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Autore: Stefania Maffeo Giornalista multitasking, classe 1976, eclettica comunicatrice, appassionata lettrice, di cinema e di storia contemporanea, da sempre utilizza la parola come strumento di piacevole realtà. Esperta in comunicazione istituzionale, organizzazione di eventi e giornalismo scolastico, è da oltre dieci anni impegnata in progetti di elaborazione magazine e blog per alunni di scuole di ogni ordine e grado, contribuendo a favorire nei giovani l’interesse per la realtà circostante unita al corretto modo di valutare ed interpretare le informazioni mediatiche. |