La “Porta della Divina”, ovvero Vietri sul Mare, è il “biglietto da visita” per l’ingresso in Costiera Amalfitana provenendo da Salerno.
Nel corso della visita la guida svelerà storia e curiosità della ceramica vietrese, prodotto conosciuto in tutto il mondo.
I maestri ceramisti si ispirano alle bellezze naturali dei luoghi e ai frutti del mare e della terra, creando ceramiche popolate da personaggi e colori legati alla vita di tutti i giorni. Un mondo animato da pescatori, contadini, barche, paesaggi, frutta, agrumi ed animali, tra cui spicca il famoso asinello verde (il ciucciariello), divenuto vero e proprio simbolo di Vietri sul Mare.
L’intero paese è, in realtà, un museo all’aperto: tutte le sue stradine e gli stretti vicoletti, ricchi di botteghe e laboratori artigianali, sono ornati e decorati da decine e decine di ceramiche variopinte.
La bella cupola maiolicata della Cattedrale, dedicata a San Giovanni Battista, ne è un esempio lampante. Dalla villa comunale, finemente decorata con le migliori ceramiche vietresi e realizzata con delle terrazze che digradano verso il mare, è possibile avere una bella panoramica del golfo di Salerno, che si estende lungo tutto il litorale meridionale fino a giungere a punta Licosa, nel parco nazionale del Cilento.
Dopo aver gustato un ottimo limoncello, rigorosamente prodotto con i limoni IGP della Costa d’Amalfi, il gruppo si trasferirà (con mezzi propri) presso una vicina frazione del centro costiero per visitare una prestigiosa azienda di produzione della Ceramica Vietrese.
Sarà possibile assistere alle varie fasi di lavorazione, che vanno dal modellamento a mano fino alla cottura, passando per l’invetriatura e la decorazione. L’esperienza si arricchirà di un laboratorio tattile guidato da un maestro ceramista che illustrerà le tecniche base del procedimento della manipolazione dell’argilla, attività che risulterà estremamente appagante se sommata, tra l’altro, al risultato finale.
PROGRAMMA
Incontro con la guida presso l’ingresso della Villa Comunale
Visita guidata come da programma durata ca. 3 ore.
Le origini di Vietri sono da ricondurre all’antica Marcina, centro etrusco già citato nella storiografia di Strabone. Successivamente il sito fu occupato dai Sanniti, dai Lucani ed, infine, dai Romani.
Vietri sul Mare è rinomata in tutto il mondo per la produzione di ceramiche, lavorazione praticata già in tempi antichissimi e perfezionatasi nel corso dei secoli.
Di impianto settecentesco, è a croce latina, con una sola navata e transetto. Il soffitto è a cassettoni, dai motivi floreali dorati su fondo azzurro, con 15 cornici ricoperte in oro che racchiudevano episodi sulla vita del Battista. La splendida cupola del ‘700 è rivestita da tegole a forma di pesce (scandole) multicolori.
Museo della Ceramica – Villa Guariglia di Raito
Il percorso espositivo si articola da un punto di vista tematico e cronologico in tre settori.
Il primo comprende oggetti di carattere religioso e devozionale, collegati ad esigenze spirituali, come ex voto, targhe votive ed acquasantiere domestiche.
Il secondo accoglie una ricca documentazione di oggetti, come vasellame di uso quotidiano databile, per la maggior parte, nell’arco dell’Ottocento.
Il terzo illustra, infine, il cosiddetto “periodo tedesco”, di cui protagonista assoluto è Richard Dolker che, insieme ad un gruppo di tedeschi provenienti dalla Scuola di Arti e Mestieri di Stoccarda, diede il via ad un nuovo stile artistico caratterizzato dalla presenza di elementi fiabeschi e tradizionali.
Gli artisti furono soggiogati ed ispirati dalle bellezze naturali e dall’ospitalità che trovarono in questi luoghi, creando nuove ceramiche animate da personaggi legati alla vita di tutti i giorni. I soggetti e lo stile del periodo tedesco oscilla tra il naif ed il romantico. È un mondo animato da pescatori, contadini, barche, paesaggi, personaggi fantastici ed animali, tra cui spicca il famoso asinello verde, divenuto vero e proprio simbolo di Vietri sul Mare.
Il ciucciariello, l’asinello verde simbolo della ceramica di Vietri è stato creato da Richard Dolker, artista tedesco giunto a Vietri nel 1923. La caratteristica figura dell’asinello, piuttosto buffa, con le orecchie lunghissime e le zampe storte è entrata a far parte dell’immaginario collettivo della gente del posto tanto da diventare il simbolo della città e della sua ceramica….
Il riconoscimento verso un animale un tempo indispensabile, soprattutto in costiera, per il trasporto di limoni o materiali in genere attraversando salite ripide, dirupi e strade scoscese o semplicemente per tornare a casa o per muoversi fra le diverse frazioni.
Escluso ticket d’ingresso ove richiesti.
N.B. Possibilità di pranzo oppure pizza c/o ristorante del luogo e proseguimento con altri itinerari guidati o pomeriggio libero (durante il periodo natalizio è possibile abbinare il Tour Luci d’Artista).