Negli anni precedenti l’eruzione, i suoi quattromila abitanti erano dediti in prevalenza alla pesca e al piccolo commercio. Secondo il mito, venne fondata da Ercole al termine della decima fatica. La tradizione letteraria antica racconta, invece, che Ercolano fu inizialmente una cittadina dominata dagli Osci, passata poi sotto il controllo degli Etruschi e dei Sanniti. Nel III sec. a.C. entrò a far parte della confederazione nucerina; in seguito perse l’indipendenza diventando un municipio romano. La città, distrutta e sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., fu riportata alle cronache della storia nel Settecento grazie alle esplorazioni borboniche, ma bisogna sottolineare che gran parte dell’antica Herculaneum rimane ancora sepolta sotto terra, custodendo tra l’altro tutta l’area forense, gli edifici sacri e civili con i loro preziosi arredi ed apparati decorativi.
Il percorso di visita agli Scavi archeologici di Ercolano dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO è caratterizzato da una grande varietà abitativa: case con impianto tradizionale, caseggiati plurifamiliari, sontuose residenze che sviluppano i loro quartieri in posizione dominante sul mare e a ridosso delle mura con terme e palestra.
Nel novembre del 2019 è stata riaperta alla fruizione del pubblico la “Casa del Bicentenario”, una ampia e ben conservata dimora di tre piani e oltre 600 mq riccamente decorata con mosaici e affreschi. Tale meravigliosa dimora di età Giulio-Claudia, appartenuta a benestanti patrizi, offre al pubblico la possibilità di immergersi nella cornice domestica della gente dell’epoca, individuandone usi e costumi anche grazie alle splendide pitture con rappresentazioni di scene di vita dell’Ercolano antica.
Col tempo il ricordo dell’ubicazione dell’antica città romana si perse, e solo nel 1710 un contadino, Ambrogio Nucerino, scavando un pozzo per irrigare il proprio orto, recuperò molti frammenti di marmo pregiati. Solo più tardi si compresero appartenere al teatro della città antica.
Informato della scoperta il nobile Emanuel-Maurice di Lorena, principe di Elboeuf, acquistò il pozzo e per nove mesi condusse nell’area scavi per cunicoli a proprie spese, grazie ai quali recuperò nove statue con cui omaggiò i potenti del tempo.
Ma solo nel 1738, per volere del re Carlo III di Borbone, iniziarono sistematiche esplorazioni per cunicoli del sito antico.
Fra il 1960 ed il 1969 ulteriori lavori sono stati condotti nel settore settentrionale dell’Insula VI e lungo il decumano massimo, mentre negli ultimi venti anni è stata esplorata l’antica spiaggia, coincidente con la fascia più meridionale dell’area archeologica. In questa zona sono stati riportati alla luce dodici ambienti con ingresso ad arco (i fornici), ricoveri per barche e magazzini, ove avevano cercato riparo molti Ercolanesi in fuga dall’eruzione.
Negli anni 1996-1998 sono stati eseguiti gli scavi a cielo aperto nell’area convenzionalmente denominata “Scavi Nuovi”, collegata al parco archeologico propriamente detto mediante una stretta e profonda trincea che, innestandosi all’altezza della Casa di Aristide, prosegue con una galleria al di sotto del moderno Vico Mare.
In questa area, ove nuovi lavori di scavo, restauro e valorizzazione sono stati eseguiti dalla Soprintendenza negli anni 2007-2009 grazie a un finanziamento della Comunità Europea sono attualmente in luce strutture appartenenti alla Villa dei Papiri (quartiere dell’atrio, primo piano inferiore e terrazza sul mare), già esplorata per cunicoli sotterranei nel Settecento, ma anche parte di un complesso termale dell’Insula nord-occidentale e di un lussuoso edificio residenziale dell’Insula I.
Possibilità di estensione con visita al MAV (Museo archeologico virtuale di Ercolano) e/o escursione al Gran Cono del Vesuvio
DETTAGLI
Durata: circa 3 ore
Lingua: italiano, inglese, francese, tedesco
Incluso: servizio guida e auricolari
Non incluso: ticket Scavi di Ercolano
intero euro 13,00; ridotto euro 2,00
Quando prenotare: minimo 3 giorni prima
Accessibilità sedia a rotelle: NO
Possibilità di pranzo: SI con supplemento
Escluso ticket d’ingresso ove richiesti.
N.B. Possibilità di pranzo oppure pizza c/o ristorante del luogo e proseguimento con altri itinerari guidati o pomeriggio libero (durante il periodo natalizio è possibile abbinare il Tour Luci d’Artista).