Da Paestum ad Agropoli, da Padula a Teggiano, dalle Grotte di Castelcivita, all’area costiera di Marina di Camerota fino a Elea – Velia, Pioppi e Acciaroli, un programma straordinariamente dinamico che non finisce mai di stupire alla scoperta del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
1° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, terra, tipicità e Filosofia”
Arrivo a Paestum/dintorni – dalle ore 14.00 – presso la struttura riservata, accoglienza da parte del nostro incaricato, sistemazione in camera.
Proseguimento alla volta dell’Area archeologica di Paestum
Inizio tour guidato – Visita “Templi dorici e Museo archeologico nazionale di Paestum” – durata circa 2,50 ore.
Riconosciuta, nel 1988, tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO, l’Area Archeologica di Paestum, protetta dalle sue belle mura, con i suoi 110 ettari è uno dei parchi archeologici più grandi d’Europa.
L’itinerario viene completato con la visita dell’attiguo Museo Archeologico, che attesta l’evoluzione storica della città sulla base dei vari ritrovamenti scoperti a partire dalle primissime campagne di scavo. Nelle sue esposizioni spiccano, per importanza, la stele in lingua osca, le metope arcaiche dell’Heraion di Foce Sele e la “Tomba del Tuffatore”.
*primo piatto con carciofo di Paestum I.G.P.
2° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, Terra, Tipicità e Filosofia”
Prima colazione, proseguimento alla volta del Parco Archeologico di Elea-Velia, Patrimonio – UNESCO.
L’antica città greca di Elea oggi Parco archeologico Elea-Velia sorse intorno al 540 a.C. per iniziativa di un gruppo di Focei fuggiti dalla madrepatria. Qui, per due secoli, dettarono legge sul Mediterraneo, imprimendo una traccia indelebile nella storia del pensiero universale con la scuola filosofica di Senofane, Parmenide, Zenone e Melisso, detta appunto “Scuola Eleatica”.
Proseguimento per Pioppi
L’esposizione museale di Pioppi si sviluppa su 2 piani dello storico Palazzo Vinciprova, che spicca con la sua sagoma “castellare” sul lungomare del minuscolo borgo di pescatori. Vanta un fronte mare di rara bellezza, esaltato da un porticato che sorregge un terrazzo dal quale si gode di una magnifica vista sulle acque da sempre premiate con la Bandiera Blu.
Museo del Mare
La mostra, inaugurata nel 1998 e gestita da Legambiente, rappresenta un singolare approccio con la natura sommersa ed offre, al piano terra, un notevole spaccato dell’ambiente marino del basso Tirreno, da zero a 50 metri, con circa 100 specie presenti distribuite in 12 vasche che occupano 3 sale attigue.
Eco Museo della Dieta Mediterranea
Al primo piano, l’esposizione dedicata al medico e luminare americano Ancel Keys, che ha dimostrato scientificamente le qualità benefiche del mix di cibi e stile di vita della gente del Cilento. Gli alimenti principali della Dieta Mediterranea saranno al centro del percorso di visita, così come colori, forme e odori.
Proseguimento per Acciaroli
Continua con il ricco e variegato programma della Dieta Med Camp, vera e propria esperienza sensoriale tra laboratori gastronomici e piccole degustazioni, alla scoperta dei segreti di olio, formaggio e miele con prove sperimentali attinenti la tematica nutrizionale.
Non potrà mancare infine la visita al borgo marinaro, in ricordo del Sindaco pescatore Angelo Vassallo.
3° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, terra, tipicità e Filosofia”
Prima colazione, proseguimento alla volta di Castellabate.
In posizione panoramica, a controllo della costa sottostante, tra Punta Licosa e il promontorio di Punta Tresino, ecco il suggestivo borgo medievale di Castellabate Patrimonio – UNESCO, che è stato set del film di Luca Miniero “Benvenuti al Sud” con Claudio Bisio e Alessandro Siani.
La visita inizia dal Castello dell’Abbate, sorto intorno all’anno Mille, costeggiato da robuste mura perimetrali, rese ancor più minacciose dalle quattro torri angolari a pianta rotonda. All’interno un piccolo mondo di abitazioni, forni, cisterne e magazzini per le provviste.
Nelle vicinanze sorge la Chiesa di Santa Maria de Gulia, risalente alla prima metà del XII sec. Elevata a Basilica Pontificia nel 1988, il suo nome richiama la forma del colle su cui sorge e, visto dal mare, sembra un’aquila posante con l’altero becco a forma di uncino. Passeggiare tra le viuzze del centro storico è pura magia, il borgo ha un fascino speciale, immerso in uno scenario naturale mozzafiato, la cui bellezza ha da sempre richiamato curiosi e viaggiatori anche molto importanti.
Lo stesso Gioacchino Murat, arrivato a Castellabate nel 1811, pronunciò dal Belvedere di San Costabile la fatidica frase: “Qui non si muore” come riportato su una targa posta a memoria dell’episodio.
Proseguimento per Prignano Cilento
Visita con degustazione presso una primaria azienda dedita alla lavorazione del Fico bianco del Cilento D.O.P. (fichi essiccati), prodotto principe della Dieta Mediterranea, conosciuto già da Plinio il Vecchio che citava il fico dottato come uno dei migliori da seccare.
Su questa varietà ha deciso di scommettere l’azienda cilentana Santomiele.
Seguendo la tradizione, in questo opificio si continuano a lavorare dal 1930, ogni anno, quintali di fichi freschi, cercando sempre di interpretarli in maniera originale per forme, colori e profumi. Nascono così i fichi secchi, i filetti, i fagottini, gli scugnizzi (fichi con cacao e rhum) e i capicollo (con fichi sbucciati); e ancora limonfichi, sciuscià e la particolare melassa. Quest’ultima ha spiccati profumi di liquirizia, fieno e miele, mentre al palato richiama sentori di caramello e zucchero tostato: ciò la rende un abbinamento ideale per formaggi, pesce, gelati e macedonie di frutta fresca. La tecnica per produrre questa melassa prevede che i fichi secchi vengano dapprima spremuti a freddo, il liquido ottenuto affinato in acciaio per poi passare alle botti di rovere e ciliegio per un periodo che va dai 3 ai 36 mesi.
Il borgo di Vatolla è dominato dal Castello De Vargas dove ha soggiornato, per nove anni (dal 1686 al 1695), il filosofo napoletano Giambattista Vico per assolvere il compito di precettore dei figli del Marchese Rocca.
In questo luogo, sede del Museo Vichiano, la cultura la fa da padrona.
Nelle magiche sale dell’antica residenza sono esposte opere di immenso valore storico ed artistico quali quadri di Paolo De Matteis, Luca Giordano e Franz Ludwig Catel, mentre la presenza di Giambattista Vico è viva e forte grazie ad una straordinaria collezione di testi storici e critici riguardanti il grande intellettuale che “in questa terra di perfettissima aria” ebbe l’ispirazione per realizzare le sue più importanti opere, vere e proprie pietre miliari del pensiero moderno.
Continua infine a Rocca Cilento, il cui Castello risulta essere il più antico del territorio cilentano. Visita al bellissimo Borgo e, se disponibile, al Castello (attualmente sottoposto a lavori di restauro).
4° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, terra, tipicità e Filosofia”
Prima colazione, proseguimento alla volta di Marina di Camerota
L’area marina protetta della Costa degli Infreschi e della Masseta si trova tra Torre dello Zancale a Marina di Camerota e Scario nel Golfo di Policastro.
Area marina protetta della Regione Campania dal 2009, è articolata in numerose grotte abitate sin dal Paleolitico, in cui nel 1954 sono stati ritrovati resti dell’Homo Camerotaensis, un uomo preistorico risalente a 540 mila anni prima di Cristo. Un mare meraviglioso, macchia mediterranea, oliveti, vigneti, scogliere e torri medioevali contribuiscono a creare un paesaggio mozzafiato e di indiscusso valore ambientale.
Presentazione e degustazione del Torroncino degli Sposi, – specialità del luogo dal colore caramellato – preparato ed offerto in occasione dei banchetti matrimoniali, quando era ancora consuetudine che si svolgessero nelle case.
Roccagloriosa sorge a pochi chilometri da Scario, il centro di origini antichissime, riveste un ruolo notevole nella storia dell’intero Cilento. Si passeggia tra i vicoli stretti, le ripide scalinate e i sottopassi voltati che caratterizzano l’impianto del centro storico, tra squarci paesaggistici sul Golfo di Policastro, sul monte Bulgheria e sulle valli del Mingardo e del Bussento.
Prevista la visita al borgo antico e ai due musei cittadini che custodiscono preziosi reperti archeologici lucani risalenti al IV ed al III sec. a.C., rinvenuti durante diverse campagne di scavo all’interno dell’abitato e delle necropoli e al seicentesco frantonio della Confraternita del Rosario, annesso alla Chiesa del SS. Rosario, che conserva le macine in pietra e i vari contenitori per l’olio in terracotta e pietra, una pregevole testimonianza della cultura contadina locale.
5° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, terra, tipicità e Filosofia”
Prima colazione, proseguimento alla volta del Vallo di Diano.
Dotata di un fascino d’altri tempi, Padula è un paese dominato dalla natura incontaminata e dalla ricca vegetazione che segna il profilo dei monti della Maddalena. La cittadina merita una visita non solo per la bellissima Certosa di San Lorenzo, uno dei più spettacolari monumenti dell’Italia meridionale, ma per le suggestive ambientazioni naturali ed il patrimonio culturale che la caratterizza.
Poco prima di arrivare in paese si visiterà il battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, uno dei monumenti più affascinanti dell’intero territorio valdianese. Fu costruito nel IV sec. d.C. per volere di Papa Marcello I, da cui chiesa e borgo traggono il nome. Il riempimento della vasca non avviene in modo artificiale, ma grazie ad una sorgente naturale che rende questo battesimo ad immersione un unicum mondiale.
Poi si raggiungerà la Certosa di San Lorenzo, la cui struttura richiama l’immagine della graticola sulla quale il Santo fu bruciato vivo. La storia di questo luogo è colma di sorprese ad ogni passo!
La corte esterna, con la sua imponente facciata, ne rappresenta lo straordinario biglietto da visita. L’ambiente interno è particolarmente suggestivo. Il percorso di visita inizia dal chiostro della Foresteria e prosegue con le cappelle, la Chiesa e la Sacrestia. Si continua con la sala delle campane, del Capitolo e del Tesoro. Dal chiostro del cimitero antico si accede alla Cappella del Fondatore e al Refettorio per poi soffermarsi nella Cucina. La visita prosegue verso il Quarto del Priore, la famosissima scala elicoidale ed il chiostro più grande d’Europa, concludendosi con il suggestivo scalone ellittico vanvitelliano che di giorno è illuminato da sette grandi aperture attraverso le quali si intravede anche l’abitato di Padula.
Pranzo in ristorante.
La peculiarità della “pausa pranzo” consiste nella preparazione dei ravioli, con illustrazione degli ingredienti del ripieno fatto con prodotti tipici valdianesi (prezzemolo, patate rosse di montagna, pancetta e pecorino) e lavorazione della pasta con il coinvolgimento degli ospiti. Consumazione dei ravioli con accostamento di alcuni piatti tipici della tradizione locale.
Annoverato tra i 71 villaggi storico turistici più belli d’Italia, che si presenta agli occhi dei visitatori con la sua antica fisionomia di roccaforte perfettamente conservata.
Il tour guidato inizia dal Castello normanno (esterno), dove Antonello Sanseverino ordì la congiura dei baroni contro il re di Napoli Ferrante I d’Aragona, e prosegue lungo le strade del centro storico, tra monumenti e chiese che si susseguono (Teggiano è conosciuta anche come la città delle Tredici Chiese). Di assoluto rilievo il Sedile pubblico all’incrocio dei due principali assi viari cittadini, costruito nel 1472 e distrutto dal terremoto del 1857; fu poi ricostruito nella forma attuale e oggi accoglie la fontana pubblica. Come pure l’ottocentesco obelisco di San Cono, di fronte al convento francescano. Straordinario connubio di fede ed arte è la Cattedrale di Santa Maria Maggiore.
La struttura che si erge con imponente maestosità nel silenzio della quiete cittadina, fu edificata alla fine del XIII secolo per volere di Carlo D’Angiò, come segno di riconoscenza verso i principi Sanseverino, che lo avevano sostenuto nella guerra contro gli Svevi. Al suo interno si ammirano tesori di epoche diverse quali le pregevoli tombe dei principi Enrico e Tommaso Sanseverino, frutto dell’estro dello scultore senese Tino da Camaino, e il pregiato ambone medievale, opera di Melchiorre da Montalbano. Nella cappella posta nella navata sinistra sono custodite, in una teca, le ossa del patrono, San Cono, natio di Diano, a cui la città di Teggiano ha riposto le sue preghiere.
A fine visita i partecipanti potranno sostare presso la Dispensa di Casa Amaro Teggiano dove è possibile degustare un liquore esclusivo che nasce da un infuso di erbe aromatiche ed officinali provenienti dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo Di Diano e Alburni.
6° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, terra, tipicità e Filosofia”
Prima colazione, proseguimento alla volta della Valle del Fiume Calore e le pendici dei Monti Alburni
Si aprono tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario. Un’atmosfera surreale avvolge immediatamente i visitatori che sembrano vengano “inghiottiti” dalla bocca circolare dell’immensa Sala del Guano da cui si intraprende il viaggio nelle viscere della terra.
Gallerie, saloni, strettoie e pozzi, che si rincorrono e si sovrappongono lasciando ampio spazio all’immaginario anche grazie ai fantasiosi nomi delle sale quali Castello, Coccodrillo, Trono, Limoni. Il percorso turistico si chiude nel vastissimo ambiente della Caverna Bertarelli dove, grazie al lavoro millenario del tempo, è possibile ammirare una stalagmite a forma di tempio orientale detta “La Pagoda”, simbolo turistico delle grotte.
Sosta in ristorante antistante le Grotte, con presentazione e degustazione del fagiolo bianco di Controne, prodotto slow food, e dell’Olio extra vergine di oliva cilento D.O.P.: le olive con cui viene prodotto l’olio provengono dalle colline circostanti.
Pranzo a base dei prodotti presentati con abbinamento di piatti tipici.
Il centro antico dell”affascinante cittadina, definita la “Porta del Cilento”, sorge su un promontorio a strapiombo sul mare.
Fondata dai Bizantini nel VI secolo con il toponimo Acropolis, “città posta in alto”, l’accesso al borgo antico di Agropoli avviene attraversando la caratteristica “salita degli scaloni”, sormontata dal seicentesco portale merlato.
Oltrepassata l’antica porta si approda su piazza Madonna di Costantinopoli per ammirare l’omonima Chiesa e godere di un’ampia veduta panoramica. Andando avanti appare allo sguardo dei visitatori un trionfo di vicoli, casette ricavate nella roccia, scalinatelle scoscese su cui domina il Castello. Il nucleo iniziale è dovuto ai Bizantini; l’aspetto odierno è quello delle ristrutturazioni angioine e aragonesi.
Balli e canti a cura del gruppo locale “I figli del Cilento”: una coinvolgente rappresentazione che distingue l’atmosfera di festa e il senso di accoglienza della gente del luogo.
7° giorno Gran Tour del Cilento “Mare, terra, tipicità e Filosofia”
Prima colazione, check-out e proseguimento alla volta di Paestum – Caseificio di Produzione della Mozzarella di Bufala Campana D.O.P.
Visita azienda casearia di produzione della Mozzarella di Bufala Campana D.O.P. a Paestum con degustazione del prodotto.
Fine dei servizi.
Ogni giorno: scoperta di luoghi e personaggi affascinanti, per compenetrarsi nella cultura contadina ed artigianale del territorio e condividerne le passioni.
Sistemazione in agriturismo oppure in hotel 3* / 4*. Le strutture rispondono a tutti i requisiti di distanziamento sociale ed applicano tutti i protocolli per una corretta sanificazione ed igienizzazione degli ambienti.
LE QUOTE INCLUDONO
Assistenza da parte del ns incaricato il giorno dell’arrivo
n. 6 soggiorni in hotel 3* / 4* – trattamento di mezza pensione – sistemazione in camera matrimoniale (o doppia), tripla o quadrupla con servizi privati
Cena tipica con esibizione folkloristica ultima sera
Pranzi tutti i giorni, come da programma
Degustazione prodotti tipici del Cilento presso le aziende
Servizi di guida turistica: tutti i giorni come da programma
Transfer hotel/Marina di Camerota; Scario/Roccagloriosa; Roccagloriosa/hotel
Ticket tour in barca Costa degli Infreschi e della Masseta
Ticket d’ingresso con guida Grotte di Castelcivita
Assicurazioni – Medico Bagagli
Acconto del 20% alla conferma. In caso di annullamento per sopraggiunti motivi accertati – restituzione dell’acconto – 15 giorni ante partenza.
LE QUOTE NON INCLUDONO
Ticket Parco Archeologico Paestum / Elea – Velia € 14,00;
Ridotto ragazzi 18/25 anni € 2,00; Gratuito per i Minori di 18 anni;
Vedi altre Riduzioni Parco Archeologico Paestum
Ticket Certosa di Padula: intero standard € 8,00; young (18-25 anni) € 3,00; gratuito (minori 18 anni);
Bibite, vino;
Sistemazione in camera singola (supplemento tariffa adulti € 30,00 al giorno).
Soggiorni nei periodi dei ponti festivi.
L’ordine delle visite, il costo dei Ticket e gli orari possono subire delle variazioni anche sulla base delle disposizioni in corso.
Facoltativa: Assicurazione contro annullamento – da emettere 30 giorni ante partenza – € 32,00.