L’excursus ha inizio dalla Basilica di S. Antonino, sicuramente tra le chiese più importanti della “Città delle Sirene” perché dedicata al principale santo patrono.
Non a caso quasi tutti i quadri che abbelliscono questo tempio ritraggono eventi miracolosi volti a immortalare le opere compiute proprio da Sant’Antonino, monaco benedettino, eremita e abate, in difesa di Sorrento e dei sorrentini.
Tra le tele più apprezzate figurano quelle di Giacomo del Po’, Giovan Battista e Giovanni Bernardo Lama (realizzate tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento). Particolarmente suggestivi sono la Cripta, ristrutturata in epoca settecentesca, dove si può ammirare una cospicua quantità di ex voto (dipinti, oggetti preziosi, ecc.), e il magnifico Presepe anche noto come “il piccolo Sammartino”.
Proseguendo tra le architetture del Rinascimento e del Barocco si raggiunge la Cattedrale, dedicata ai SS. Filippo e Giacomo, ricca di raffinati intarsi lignei, tecnica per la quale la città vanta un’illustre tradizione. A sinistra dell’ingresso principale c’è un bellissimo Presepe Napoletano per il quale i visitatori restano estasiati nell’ammirare le scene della “Natività”, dell’“Annunzio ai pastori” e della “Taverna” (detta anche “Locanda”).
La prima parte della “giornata sorrentina” si chiude presso il profumatissimo Giardino di Limoni dell’azienda Cataldo dedita alla coltivazione degli agrumi e alla produzione di liquori, marmellate e gelati con metodi artigianali.
È un limone di dimensioni medio-grosse, di forma ellittica e con polpa particolarmente succulenta. La buccia è molto profumata per la ricca presenza di oli essenziali. Queste peculiari caratteristiche qualitative fanno del “Limone di Sorrento” IGP un prodotto di eccellenza, sia per il mercato del fresco che per la produzione del famoso “limoncello”, che in costiera sorrentina ha trovato la sua consacrazione internazionale.
Pranzo (menù completo).
Si prosegue con una piacevole passeggiata alla scoperta del suggestivo centro storico e delle sue importanti testimonianze classiche e medievali, quali il Sedil Dominova, unico seggio nobiliare ancora oggi visibile in Campania, il chiostro trecentesco della Chiesa di San Francesco, caratterizzato per la presenza di archi incrociati su due lati ed archi tondi su pilastrini ottagonali sui rimanenti due, fino ai Giardini Comunali, irrinunciabile sosta fotografica grazie ai suoi magnifici scorci panoramici.
Si chiude in Piazza Torquato Tasso, che prende il nome dal monumento dedicato all’autore della “Gerusalemme Liberata”, nato a Sorrento nel 1544, per ammirare il maxi albero di Natale – alto ca. 25 metri – punto di riferimento per orientarsi tra festoni, ghirlande, corone ed una miriade di luci nel periodo più magico dell’anno.
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