Il piccolo centro, sito ai piedi di Monte Cocuzzo, non lontano dal mare, è circondato da distese di ulivi, fichi, vigneti, campi seminati a grano e casolari sulle colline. Lo spazio espositivo, inaugurato nel 2015, venne allestito nei locali della storica Filanda Gaudio con lo scopo di tutelare e diffondere la tradizionale attività plurisecolare di bachi-sericoltura.
Al pianterreno si ammira la fornace originale, dove avveniva l’estrazione delle secrezioni del baco da trasformare successivamente in fibra tessile; al piano superiore trovano spazio gli attrezzi da lavoro (funzionanti), aspi e mangani in legno, il banco di trattura, diverse macchine utilizzate per la lavorazione della seta grezza e uno spazio multimediale che permette di visionare le testimonianze dirette di chi ha visto nascere e crescere l’attività, rimasta operativa fino al 1944.
L’esperienza si arricchirà di un laboratorio che permetterà agli studenti di approfondire momenti dell’antica lavorazione della Seta (materiali a disposizione per ogni alunno).
La via della seta
La giornata si svolge al Museo Dinamico della Seta di Mendicino – e il tema fondante è la seta nelle varie fasi di lavorazione: dalla coltivazione del gelso all’allevamento del baco, sino alla trattura del filo ed agli elementi primari della tessitura.
La prima fase toccherà la storia della bachi-sericoltura in Calabria e di Mendicino con le sue filande. Verranno illustrate le funzioni degli opifici ed in particolare della filanda Eugenio Gaudio, adesso Museo Dinamico della Seta, che conserva al suo interno aspi alla piemontese dell’Ottocento ancora funzionanti.
Laboratori
Ogni alunno avrà a disposizione i materiali necessari per svolgere le attività sopra descritte.
Pranzo (menù completo) c/o ristorante del luogo.
Tra i più importanti edifici sacri dell’Italia Meridionale, dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio testimone di Cultura e di Pace”, la Cattedrale, dedicata a Santa Maria dell’Assunta venne ricostruita dopo il terremoto del 1184, sui resti di un edificio paleocristiano, e inaugurata alla presenza di Federico II che, secondo la tradizione, donò la preziosa Croce bizantina o Stauroteca oggi ammirabile in tutto il suo splendore nell’adiacente Museo Diocesano.
All’uscita si prosegue per la Villa Vecchia il più importante polmone verde della città dove, grazie ad alberi secolari, statue sontuose e fontane monumentali, si compie un salto indietro nei secoli. Si raggiungerà infine il Museo all’aperto Bilotti (MAB) di corso Mazzini, per visionare la singolare collezione di opere d’arte moderna e contemporanea di artisti di fama nazionale e internazionale, frutto della donazione della famiglia Bilotti.
Sono valide per min. 40 studenti paganti e 2 docenti gratuiti.
Quotazione specifica per gruppi che non raggiungono tale numero.
N.B. In caso di manifestazioni o mostre all’interno dei siti, i prezzi e gli orari di ingresso potrebbero subire variazioni non dipendenti dalla nostra organizzazione.